Una proposta per TE giovane....

QUALE?
  • Un fine settimana impegnativo , ma bello..."strabello..."
  • un tempo dove ascoltarsi e riscoprire il proprio progetto di vita...
  • sperimentare la gioia di seguire nella vita ciò che Dio ha messo nel tuo cuore...
Quando?              da novembre 2014
(dal tardo pomeriggio di venerdì al pranzo della domenica data da definire)

Tema:            La gioia di una vita donata...

Dove?               a VILLAZZANO (TRENTO) - CASA SACRO CUORE
                                                      VIA Della Villa Parolari 4

Con chi?    Sacerdoti del Sacro Cuore (dehoniani)

                    e la Compagnia Missionaria del Sacro Cuore

per info:

Per i Dehoniani: p.Antonio Viola - cell.: 3385374773 - email: antonio.viola@dehoniani.it

per le Missionarie: Orielda Tomasi - cell.333 4952178 - email: orieldacm@virgilio.it


"Cari giovani, il Signore ha bisogno di voi! anche oggi chiama ciascuno di voi a seguirlo nella sua chiesa e ad essere missionari!...Cari giovani, il Signore oggi vi chiama!...Ascoltate nel cuore quello che vi dice!...
Ti domando… ma rispondete nel vostro cuore, non a voce alta, ma nel silenzio: Io prego? Ognuno risponda. Io parlo con Gesù oppure ho paura del silenzio? Lascio che lo Spirito Santo parli nel mio cuore? Io chiedo a Gesù: che cosa vuoi che faccia, che cosa vuoi della mia vita? Questo è allenarsi. Domandate a Gesù, parlate con Gesù. E se commettete un errore nella vita, se fate uno scivolone, se fate qualcosa che è male, non abbiate paura. Gesù, guarda quello che ho fatto! Che cosa devo fare adesso? Però parlate sempre con Gesù, nel bene e nel male, quando fate una cosa buona e quando fate una cosa cattiva. Non abbiate paura di Lui! Questa è la preghiera. E con questo vi allenate nel dialogo con Gesù, in questo discepolato missionario! Attraverso i Sacramenti, che fanno crescere in noi la sua presenza. Attraverso l’amore fraterno, il saper ascoltare, il comprendere, il perdonare, l’accogliere, l’aiutare gli altri, ogni persona, senza escludere, senza emarginare. Cari giovani, siate veri “atleti di Cristo”!
 (papa Francesco ai giovani - giornata mondiale della gioventù a Rio luglio 2013
 
Abbiate il coraggio della vera felicità!

 
“Ma che cosa significa “beati” (in greco makarioi)? Beati vuol dire felici. Ditemi: voi aspirate davvero alla felicità? In un tempo in cui si è attratti da tante parvenze di felicità, si rischia di accontentarsi di poco, di avere un’idea “in piccolo” della vita. Aspirate invece a cose grandi! Allargate i vostri cuori! Come diceva il beato Piergiorgio Frassati, «vivere senza una fede, senza un patrimonio da difendere, senza sostenere in una lotta continua la verità, non è vivere ma vivacchiare. Noi non dobbiamo mai vivacchiare, ma vivere»

Se veramente fate emergere le aspirazioni più profonde del vostro cuore, vi renderete conto che in voi c’è un desiderio inestinguibile di felicità, e questo vi permetterà di smascherare e respingere le tante offerte “a basso prezzo” che trovate intorno a voi. Quando cerchiamo il successo, il piacere, l’avere in modo egoistico e ne facciamo degli idoli, possiamo anche provare momenti di ebbrezza, un falso senso di appagamento; ma alla fine diventiamo schiavi, non siamo mai soddisfatti, siamo spinti a cercare sempre di più. È molto triste vedere una gioventù “sazia”, ma debole… Abbiate il coraggio di andare contro corrente. Abbiate il coraggio della vera felicità!
(Papa Francesco) 

 
"Vi lascio il più meraviglioso dei tesori: il Cuore di Gesù"
(P.Leone Dehon)
Scrive Carlo Maria Martini:
«Il cuore umano - il tuo, il mio, di tutti - è più ricco di quanto possa apparire; è più sensibile di quanto si possa immaginare; è generatore di energie insperate; è miniera di potenzialità spesso poco conosciute o soffocate dalla poca stima di se stessi, dalla frustrante convinzione che “tanto è impossibile cambiare qualcosa... tanto io non ce la faccio!” Prova a interrogarti sulle verità che stanno nel più profondo di te. Non esitare a porti domande fondamentali. Ascoltati nel profondo. È un tuo diritto interrogarti per conoscerti nelle tue luci e nelle tue ombre, per sapere da dove vieni, dove stai andando, che senso ha la tua vita. Non rifiutarti di pensare, ragionare, riflettere: temi piuttosto chi volesse soffocare questa tua capacità. Nel silenzio di qualche momento cruciale sentiti voluto bene da Dio e cerca di conoscere Gesù. Quando lo conoscerai lo sentirai vicino, amico, vivo. E quando farai l’esperienza di far sbocciare un sorriso, accendere una speranza nella vita degli altri, t’accorgerai che anche nella tua vita ci sarà più luce, più senso, più gioia».
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SPAZIO "SE VUOI"
un luogo riservato PER TE dove essere accolto, ascoltato
e accompagnato nel tuo cammino di crescita

Vi è mai capitato di avere un problema, un grosso problema esistenziale, e di non sapere con chi parlare, con chi confidarvi, con chi sfogarvi, nella speranza di trovare ascolto, empatia, comprensione? Sicuramente sì: nella vita di tutti ci sono i momenti di crisi, dovuti a difficoltà specifiche e a traumi legati alla ‘fragilità’ dell’esistenza (lutti, malattie, incidenti, fallimenti, separazioni, cambiamenti di lavoro o di casa), o a ‘naturali’ passaggi esistenziali (sono le crisi ‘evolutive’, inerenti processi di crescita, dalla pubertà, alla relazione di coppia, alla nascita di un figlio, alla menopausa), durante i quali ci sembra di non farcela e abbiamo soprattutto bisogno di aiuto amorevole, più che di consigli...se senti di aver bisogno di aiuto, se ti sembra di non farcela, se la vita ti sembra dura da afforontare...allora ti aspetto allo spazio "SE VUOI"!!
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Carlo Maria Martini ai giovani:
"Non abbiate paura di essere i santi del terzo millennio!
Vi chiedo di non lasciar cadere questa coraggiosa parola profetica, che è anche il segreto della vostra felicità. Il desiderio di essere felici è il sogno e il progetto più grande che portate nel cuore. Il Papa Giovanni Paolo II ve lo ha detto a TorVergata: «È Gesù che cercate quando sognate la felicità»; per questo voi, sentinelle
del mattino, volete che la vostra libertà sia orientata secondo il progetto misterioso e affascinante che Dio ha su ciascuno di voi. Abbiate il coraggio di attraversare le città. Passate tra le folle nel nome di Gesù, andate diritto per la via dell’obbedienza della fede, qualcuno di inaspettato vi attende, vi farà entrare nella sua casa e darete gioia alla sua e alla vostra vita. Le nostre città hanno bisogno di voi, non abbiate un’idea della fede troppo intimistica, Gesù parlava per le strade, entrava nelle case, non faceva differenze,
sapeva meravigliare, era discreto e deciso. Al suo passaggio saliva la lode a Dio perché annunciava
l’evangelo. Non rinchiudetevi mai, la Chiesa è aperta al mondo. A tutti voi, guardando in particolare alle generazioni nuove, vorrei affidare tre
consegne decisive: sono le stesse che l’evangelista Luca ha affidato alla comunità cristiana attraverso la pagina di Zaccheo. Questa solida tradizione vi accompagni, alimenti la vostra vita e sia l’anima del vostro futuro.
a. Abbiate la forza di cercare Gesù. Qualcosa attirava irresistibilmente Zaccheo
verso di lui; tuttavia qualcosa lo faceva sentire molto distante da lui. A volte ci
sentiamo piccoli, non ci sentiamo all’altezza delle situazioni, spesso siamo in
pochi. È necessario salire sull’albero, ascoltare la Parola del Signore, ricevere il
suo invito ed entrare in un rapporto singolare con lui. Siate contenti di essere
cristiani; chi si lascia raggiungere dal Signore è contento. Sostenete il primato
della Parola e custodite la Bibbia nel cuore, ve la affido come il dono più bello:
entrate con fiducia e con amore nel terzo millennio e portate questa preziosa
eredità. Domandate il dono della preghiera per poter vedere Gesù, perché essa è
luogo della comunione intima con Dio e fonte della gioia che ogni giovane è
chiamato a dire con la propria vita. I sacramenti dell’Eucaristia e della
Riconciliazione siano il sostegno della vostra fede.
b. Costruite esperienze di vita fraterna secondo la tradizione più vera delle nostre
comunità. La Parola di Dio per essere ascoltata ha bisogno di un contesto
comunitario, e l’Eucaristia ha bisogno di una mensa intorno alla quale
condividere la vita. Siate accoglienti, aprite le vostre relazioni, i vostri rapporti
umani. Imparate a salutare, a stabilire nuove amicizie, ad allargare il numero dei
conoscenti e degli amici. Abbiate la gioia di una casa comune: una domus
ecclesiae. Il Signore vuole che il vostro amore sia singolare, fedele, capace del
dono grandissimo di voi stessi, corpo e anima, nella singolarità di ogni vocazione.
Amate il matrimonio e tenete alta la considerazione della verginità cristiana:
entrambi sono segni dell’amore di Dio che non abbandona mai il suo popolo.
Considerate l’amore un’autentica vocazione da ricercare, con profondo
discernimento e con evangelico coraggio. Amate la castità che è forza interiore e
capacità di attesa, signoria su se stessi e preambolo di fecondità.
Dedicate pensiero e volontà all’esplorazione di questi aspetti della vita, con rigore, con
capacità critica, con profonda onestà. Amate la Chiesa e in essa non vi sentirete
mai da soli. Possiate essere nella Chiesa adulti nella fede e partecipare in prima
persona a qualche ministero.
c. Restate vicino ai poveri, ai poveri di ogni categoria (poveri di pane, di affetto, di
cultura, di libertà, di salute…) mediante il rapporto personale e attraverso una
convinta dedizione alle istituzioni civili. Sappiate prendervi a cuore la dimensione
civile della vita, perché chi incontra Gesù sa evitare la frode e sa pagare di
persona in misura generosa. Siate vicini al soffrire e al dolore del mondo. Il
mistero del dolore e della morte esige una giusta collocazione nel quadro della vita
e delle sue espressioni. Lavorate per la pace, sapendo – come ha detto il Papa –
che non c’è pace senza giustizia e senza perdono. Attraversate la città
contemporanea con il desiderio di ascoltarla, di comprenderla, senza schemi
riduttivi e senza paure ingiustificate, sapendo che insieme è possibile conoscerla
nella sua varietà diversificata, nelle reti di amicizie e di incontri, nella
collaborazione tra i gruppi e le istituzioni. Favorite i rapporti tra persone che sono
diverse per storia, per provenienza, per formazione culturale e religiosa. Possiate
essere il fermento e i promotori di nuove «agorà» dove si possa dialogare anche tra
coloro che la pensano diversamente in una ricerca appassionata e comune.
(C.M. Martini, Attraversava la Città. Risposta al Sinodo dei giovani, Centro
Ambrosiano, Milano 2002)
 
 

Mozambico
Colori e volti
Una breve esperienza in Mozambico

Quest’estate dal 21 luglio all’11 agosto sono stata in Mozambico, un viaggio breve ma intenso! A invitarmi in modo speciale è stata Martina che da diversi anni, proprio in Mozambico, sta portando avanti la responsabilità della formazione delle nostre giovani. Il mio andare lì è stato un andare per collaborare con Martina appunto nell’ambito formativo, quindi non un viaggi turistico o di una semplice esperienza di volontariato, ma un viaggio che aveva come obiettivo principale accompagnare più da vicino le ragazze che da un po’ di tempo sono in comunità con noi a Nampula, cittadina che si trova a 2.000 km dalla capitale di Maputo.
Sono partita viaggiando con Martina che era in Italia per partecipare ad un incontro nella nostra sede centrale a Bologna e questo ci ha permesso di iniziare già a condividere più da vicino quello che sarebbe stato il nostro stare insieme e il nostro collaborare. Partenza dalla Malpensa di Milano alle 23 di un sabato sera di luglio e la cosa che mi colpisce sempre è vedere la gente che viaggia, c’era un gran movimento quel sabato sera all’aeroporto…è vero era tempo di vacanza, ma gli aeroporti e le stazioni sono sempre super affollate…bambini con le famiglie, ragazzi, giovani, coppie…insomma un mondo che viaggia e questo mi fa pensare a quanto oggi sia più facile raggiungere altri paesi, fare nuove conoscenze, incontrare altre realtà, vedere paesi mai visti e che forse non vedremmo più chi lo sa…fatto sta che a volte mi sembra che davvero il mondo si sposti tutto insieme!
 
Direzione Nampula
Primo tratto di viaggio Malpensa – Adis Abeba (circa 6 ore di aereo), ma solo il tempo di cambiare il volo e, viaggiando di notte, tra il sonno e il buio abbiamo visto davvero poco. Poi l’ultimo tratto di volo aereo di altre 6 ore: Adis Abeba – Maputo, la capitale del Mozambico. Lì ad accoglierci le nostre sorelle che vivono appunto nella capitale che puntualmente sono davvero il punto di riferimento per chi arriva a Maputo. Una breve sosta di una notte a Maputo, giusto il tempo di capire che sono arrivata in Mozambico e poi si riparte per Nampula al nord con volo interno. Qui ho la fortuna di viaggiare di giorno (solo 2 ore di aereo) ma che subito mi fa toccare con mano e vedere con gli occhi una realtà totalmente diversa: quella realtà di Africa sentita raccontata tante volte, vista in fotografia in mille occasioni e che ora i miei occhi possono vedere. Appena l’aereo si alza da Maputo posso vedere dall’alto questa grande e bella città con le sue mille contraddizione: dai palazzoni costruiti su più piani, ai poveri villaggi che si trovano in periferia e che subito ti colpiscono per la povertà e di miseria, ma ancora non ho toccato con mano la reale povertà africana che è molto più visibile a Nampula dove ci sono stata per più di 15 giorni. L’arrivo a Nampula è nella tarda mattinata di lunedì 23 luglio e lì troviamo Mariolina e alcune delle nostre giovani pronte a portarci a casa. Già al piccolo aeroporto di Nampula ho iniziato a vedere di più e meglio la vera realtà mozambicana sentita raccontare per tante e poi tante volte dalle altre missionarie che da anni vivono lì o che sono state lì diverso tempo. Ad accoglierci un bel sole, un cielo azzurro e tanti, tanti colori: i colori delle capulane portate dalle donne, i colori dei vari mercatini che trovi lungo la strada, il colore del cielo e tanti volti, giovani e meno giovani, tanti volti di bambini che incontri per la strada a tutte le ore e in tutti i momenti della giornata. Subito l’impatto con una realtà che questa volta ha davvero il volto dell’Africa vista in fotografia, di quel Mozambico che da tanto sentivo parlare e raccontare adesso io era lì in quella porzione di Africa che mi sembrava immensa ma che confrontata con la cartina geografica il Mozambico è solo un piccolo paese di tutta l’Africa.
 
L’accoglienza a casa
Il tragitto dall’aeroporto a casa nostra, nel quartiere di Napipine dove siamo già da diverso tempo, non dura molto forse 20 minuti e non perdo tempo a guardarmi attorno per capire dove sono, per non farmi scappare niente di ciò che questa nuova realtà mi può donare e far apprezzare e lo sguardo è perennemente fuori dal finestrino a guardare, ad osservare, a cogliere il nuovo, tutto il nuovo che questa realtà mi fa vedere, quasi il timore di perdere qualcosa di prezioso e che poi non vedrò più e allora sono lì con gli occhi fuori a farmi sorprendere. E poi eccoci a casa: inutile dire che mi trovo un po’ spaesata, non ho ancora ben realizzato che sono in Mozambico e sono lì un po’ incuriosita, un po’ timorosa, un po’ carica di attese su ciò che mi attenderà, ma a farmi cacciar via i timori e i tremori ci pensano le nostre giovani, che sono ancora in tempo di vacanza dalla scuola, e che appena ci vedono arrivare sono lì a cantare e a danzare…si perché, per chi non lo sapesse, la danza in Africa fa parte della vita quotidiana…la danza ce l’hanno proprio nel sangue! E così riceviamo con gioia il nostro caro saluto di benvenuto! Il tempo di adattarmi alla nuova casa, a capire dove sono, e come funziona la vita lì e poi subito al lavoro. Le ragazze attualmente sono 7 anche se in tappe formative diverse e tutte vivono lì in comunità; il mio lavoro concreto è stato incontrare personalmente ciascuna di loro a più riprese per una conoscenza reciproca e per dare loro un piccolo aiuto per continuare il loro percorso formativo iniziato nella Compagnia Missionaria. I dialoghi e gli incontri fatti con calma mi hanno permesso di conoscere le nostre giovani di cui sapevo ben poco se non il loro nome. Sono stati momenti arricchenti per tutte noi e credo che, quando si ha la possibilità di essere ascoltati e di ascoltare, sia davvero sempre una vera grazia e un dono grande. Tra un colloquio e l’altro ho cercato di osservare, vedere, conoscere questa piccola porzione del Mozambico dove mi sono trovata a vivere e davvero ho visto tanti, tantissimi volti soprattutto di giovani per strada, tanti bambini che ti prendono il cuore perché ti guardano con i loro occhi che sembrano dirti tante cose…nei miei brevi momenti liberi andavo spesso lì alla nostra parrocchia, un breve tragitto di strada, ma che mi ha messo in contatto con innumerevoli giovani, studenti, ragazzi, bambini…si perché la nostra casa è circondata da scuole: da quella materna all’università e in ogni ora della giornata uscendo di casa incontri volti che ti parlano, che manifestano il desiderio di un incontro vero autentico, che vorrebbero dirti qualcosa ma non sapendo cosa e come dirlo allora il loro sguardo diventa più eloquente di molte altre parole. Poi i colori: il colore bellissimo del cielo, i colori delle mille capulane che le giovani e le donne mettono e usano come vestito…la gente per strada, gli innumerevoli mercati che trovi in ogni centimetro quadrato dei marciapiedi…insomma un quartiere sempre in movimento a tutte le ore della giornata che ti da il senso di una vita che non si vuole fermare nonostante le mille povertà di cui il Mozambico soffre.
 
Essenzialità
Impressiona come le persone e le famiglie riescano a vivere in condizioni a volte precarie dove le case hanno appena quattro mura mese insieme, dove l’acqua e la luce, che per noi sono beni dovuti, lì è una grazia e una fortuna averli; impressiona come le famiglie vivano in poco spazio ristretto e a volte in mezzo alla sporcizia…eppure la gente ci vive e io mentre guadavo tutto questo mi dicevo ma come fanno? Quando noi andiamo subito in tilt se per un’ora ci tolgono l’acqua, se per breve tempo ci viene a mancare la corrente e ci sembra di non poter più vivere perché siamo dipendenti dalla tecnologia e ci sembra che tutto si fermi…invece lì tutto sembra sempre continuare, che ogni mancanza in qualche modo ha sempre la soluzione al problema, che la vita ha comunque sempre un suo senso, che le persone sanno vivere anche senza questi beni che per noi sembrano il pane quotidiano. La terra africana mi ha insegnato che ciò che è essenziale è la vita e la gente si da fare per rispettare la propria dignità di vita umana! La terra africana mi ha educato all’essenzialità…riscoprire davvero ciò che è superfluo da ciò che è invece necessario, ciò che è importante da ciò che non lo è, ciò che riempie la vita nel vero senso del termine e capire che non sono le mille comodità o le mille cose che uno può avere, ma la presenza dell’altro che ti è accanto in quel momento lì…certo il pensiero andava spesso oltre i confini del Mozambico perché nel cuore c’era il pensiero per la mia famiglia in modo particolare, ma quando si è lontani si impara a vivere l’esperienza dell’affidamento, del fidarsi che tutto andrà bene, che tutto sarà custodito dal Cuore di Dio, che in Lui potevo stare certa anche del bene per la mia famiglia…ecco il Mozambico mi ha educato maggiormente a fidarmi e ad affidarmi totalmente! Mi porto nel cuore i volti, i luoghi visti, i volti delle nostre giovani, la loro gioia, le loro danze, i loro desideri, mi porto nel cuore la passione missionaria di tante persone che stanno spendendo la loro vita per questo popolo, mi porto nel cuore le fatiche e le gioie, le speranze e le attesa di tutto le persone incontrate e le affido al Buon Dio, autore di ogni vita!


Orielda Tomasi

Iniziative di primavera 2012

INCONTRI DI GRUPPO PER VIVERE MEGLIO LA PROPRIA QUOTIDIANITA'  ore 20.45 | Sala conferenze Biblioteca civica | via Italia 27 | Brugherio

16 - 23 aprile e 7 maggio 2012
Le radici della comunicazione  verso la buona relazione
con sè e con l'altro

16 aprile 2012
Comunicazione e dintorni Che cos’è la comunicazione? Si parla tanto di comunicazione ma non si sa cosa fare per migliorare la propria. Da dove cominciare? Viviamo in un mondo strapieno di informazioni, in cui comunichiamo con tutti, ma ci sentiamo soli. che fare?

23 aprile 2012
Comprendere gli altri per comprendere se stessi Come riuscire a farsi capire e a capire l’altro? Come comprendere l’altro che mi sta a cuore? Ognuno di noi sa che le parole, anche se importanti, non sono sufficienti per dare completezza alla comunicazione. Avvicineremo le altre modalità comunicative e ne faremo esperienza diretta.

7 maggio 2012
Io e l'altro noi insieme dialogando Danzare la stessa danza, con empatia. Aver cura dell’altro e di noi stessi, avvicinarci e allontanarci, costruire dialoghi e relazioni, confluire e distinguerci, entrare nei panni altrui, danzare la stessa danza, danzare la danza della vita! 
Moderatrice dr.ssa Patrizia Guazzoni
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Le radici dell'anima alla ricerca della pienezza di vita
ore 20.45 | Sala conferenze Biblioteca civica | via Italia 27 | Brugherio
14 maggio 2012
Quando la vita ci mette alla prova ... il bisogno di Assoluto : Tutti noi abbiamo fatto esperienza o abbiamo attraversato momenti difficili nella vita: momenti nei quali abbiamo sperimentato la fatica, il dolore, la tremenda paura di non venirne fuori. Il bisogno di rivolgerci disperatamente a Qualcuno che sta sopra di noi. In questo incontro vedremo le principali modalità di vita per continuare a lottare e a sperare anche nei nostri momenti difficili.
21 maggio 2012
Le nostre solitudini tra desiderio di stare da soli e paura di essere soli ...Vi è mai capitato di sentire il bisogno di stare da soli? Di sognare un luogo tranquillo dove stare solamente con voi stessi? Forse sì! Ma avrete anche sperimentato, in altri momenti, la tremenda
sensazione di essere soli, la paura di sentirvi abbandonati, di non sentirvi cercati a volte neppure da Dio. In questo incontro vedremo le principali modalità di vita per continuare a lottare e a sperare nei nsotri momenti difficili.
28 maggio 2012
Un viaggio nei nostri giorni e nei nostri continui ritorni Per vivere in pienezza e non lasciarsi vivere, assaporando ogni giorno tutto ciò che facciamo senza entrare nella logica della noia e della tristezza!
Moderatrice  Orielda  Tomasi
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Le radici dell'espressività   parole che si raccontano
ore 20.45 | Sala conferenze Biblioteca civica | via Italia 27 | Brugherio
4 giugno 2012 Conoscersi Incontro esperienziale introduttivo in cui il gruppo comincia a conoscersi e sperimenta la possibilità di entrare in contatto con gli altri e con la realtà in modo nuovo, favorendo lo scambio e l'arricchimento dei diversi punti di vista.

11 giugno 2012 Scrittura creativa autobiografica Scrivere non è un'attività necessariamente letteraria, colta o riservata a pochi. Giocare con la narrazione e la scrittura può aiutarci ad entrare in contatto con paesaggi dimenticati e incontrare cose sorprendenti di noi che finora non abbiamo avuto modo di scoprire. Dare vita alle nostre storie…
25 giugno 2012 Leggi che ti passa Lettura per conoscersi e per capirsi La lettura porta con sé parole ed immagini che risuonano dentro di noi, creando moti nella nostra anima. Non si tratta di un incontro di approfondimento letterario, ma di uno spazio di piacevole condivisione e di arricchimento interiore. La lettura come strumento di consapevolezza e di crescita si avvicina così alle finalità stesse del counseling.
Moderatrice Sara  Scataglini
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Per iscriversi
Le iscrizioni vanno effetuate presso la segreteria del C.F.P Luigi Clerici di Brugherio in Viale Lombardia 210, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 16.30.
La quota di iscrizione per ogni corso di tre incontri è di 50 €.
Ogni corso avrà luogo con un minimo di dodici (12) partecipanti!

Informazioni
Fondazione Luigi Clerici
segreteria 039 870618
email: brugherio@clerici.lombardia.it
sito: www.comune.brugherio.mb.it






PERCORSI DI VITA CON L'AIUTO DEL COUNSELING

INCONTRI DI GRUPPO PER VIVERE AL MEGLIO LA PROPRIA QUOTIDIANITA'

presso la Sala Conferenze della Biblioteca Civica di Brugherio
via Italia 27:

17 e 24 ottobre 2011 ore 20.45: Comunicare in Famiglia   nuove possibilità

7 e 14 novembre 2011 ore 20.45: Emozioni   conoscerle per vivere meglio

21 e 28 novembre 2011 ore 20.45: Relazioni affettive non facciamoci del male

La partecipazioni agli incontri è gratuita ed è possibile partecipare sia all'intero percorso che a singole tematiche. per motivi orgnizzativi è gradita l'iscrizione: 039 2893.304/ 306
gli incontri saranno condotti da:

Orielda Tomasi
Patrizia Guazzoni
Sara Scataglini

Iniziative maggio 2011

Incontri teorico esperienziali di COUNSELING

Mercoledì 18 Maggio 2011 ore 21.00 – 22.30
serata sull’AUTOSTIMA
Dai valore alle tue risorse!

Mercoledì 25 Maggio 2011 ore 21.00 – 22.30
serata a tema: LIBERTA’ INTERIORE
Per delle scelte più consapevoli.


Mercoledì 1 Giugno 2011 ore 21.00 – 22.30
serata a tema: PACE
Un cammino verso la serenità interiore.

E’ possibile partecipare anche a singoli incontri.
Il contributo per ogni incontro è di 25 €.
Per chi partecipa a tutto il percorso il costo complessivo è di 65 €.
Iscrizioni entro il giorno 16 Maggio 2011 - posti limitati! -
Gli incontri si terranno a Brugherio (MB)
(il luogo degli incontri sarà comunicato ai singoli partecipanti)

Per info ed iscrizioni contattare:
mattino : 347 0109185 - pomeriggio : 333 4952178

Gli incontri saranno condotti da:
SARA Scataglini, counselor e ORIELDA Tomasi, formatrice e counselor

vieni allo SPAZIO DI ASCOLTO "SE VUOI"
...trovare un luogo dove essere accolto, ascoltato, e aiutato nel tuo cammino di fede e di crescita personale…  
...trovare attenzione sincera alla tua vita, ai tuoi dubbi, desideri, fatiche, delusioni, speranze…
...un confronto nel cercare e trovare ciò che vale di più e fa più bella la vita…
...sperimentare una rinnovata possibilità di essere veramente te stesso/a…
...trovare sostegno nelle tue fatiche quotidiane per riscoprire dentro di te le tue potenzialità e le tue risorse, vincere le tue paure, sanare le tue ferite… conquistare la tua libertà interiore….
...essere aiutato/a nei tuoi dubbi di fede, ritagliarti uno spazio per la tua preghiera personale, confrontarti con la parola di Dio, vivere un tempo privilegiato davanti al Signore…
...allora lo spazio "SE VUOI" è il luogo giusto dove poterti rivolgere!!

Contattami al 333 4952178 e/oscrivimi: orieldacm@virgilio.it

Formazione e crescita personale

VIVI L’ISTANTE

Quando hai sensi di colpa, stai vivendo nel passato.
Quando hai angosce per qualcosa che deve ancora avvenire, stai vivendo nel futuro.
Quando fai così, vuoi possedere la vita invece di lasciarti possedere lei. (“chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la sua vita per amor mio, la troverà.” Luca 9,24).
Il passato non esiste più e su quello che è stato non abbiamo più potere, è morto. Generalmente invece lo teniamo in vita e pensiamo erroneamente che il passato siamo noi come siamo adesso.
Così facendo ci precludiamo il futuro. Rimuginando sul passato, occupiamo il cervello in cose morte. Inoltre, se un tempo passato è stato bello, ci crogioliamo vivendo di esso.
Peggio ancora quando lasciamo spazio ai ricordi che ci fanno soffrire ancora. Lo stato mentale e psicologico di allora talvolta è rivissuto in maniera identica, con la medesima sofferenza e forse più.

Il passato è passato
Anche se hai vissuto esperienze addirittura traumatiche, il passato non può più farti male. Se mentre stai leggendo ti senti carico del tuo passato, della tua storia passata con i suoi dolori, e le sue angosce; se il passato diventa così ingombrante da non riuscire a fare nulla: quando potrai vivere questa giornata!?

Lo stesso discorso vale per il futuro.
Se il futuro fosse già scritto, a nulla varrebbero i nostri tentativi per cambiare qualcosa della nostra persona o della nostra vita (“non sapete né il giorno né l'ora.” – Matteo 25,13). Se fosse semplicemente questione di seguire una traccia come un treno sulle rotaie, senza scambi sulla tratta, sarebbe una vita fasulla. Significherebbe che il mondo ha un destino ben preciso al quale tutti gli uomini e la natura tutta, devono assoggettarsi. Invece tanto gli orrori quanto le cose belle che accadono nel mondo, sono possibili perché esiste nell'uomo la possibilità di scegliere tra il bene e il male, così come ha la possibilità di scegliere di fare una cosa oggi o domani e di spaziare con la mente nel tempo.
L'animale vive il presente, la contingenza, l'esigenza del momento il tutto dentro un'istintiva capacità di sopravvivenza. L'uomo ha questa medesima capacità ma in più ha raggiunto, nel corso dei millenni, la capacità di astrarre e di rivivere il vissuto nella memoria.
È questa capacità che ha dato all'uomo la possibilità di inventare cose nuove e soluzioni alternative.
Ma questa capacità - in sé buona - ci reca danno allorché non la usiamo per un progetto buono per noi o per gli altri ma soltanto per rimuginare sulle nostre incapacità, su quello che avremmo dovuto fare o su quello che ci manca. Tutta questa operazione inutile oltre ad essere dolorosa è anche infruttuosa perché ci impedisce di muovere il primo passo. E’ come se volgessimo lo sguardo sempre indietro ("Nessuno che abbia messo la mano all'aratro e poi volga lo sguardo indietro, è adatto per il regno di Dio" – Luca 9,62).
Invece di rivangare il passato o temere il futuro, impara a vivere nell'oggi, adesso perché la vita si svolge ed esiste solo nell'istante. Non guardarti come ti guardavi ieri. Convivi con i tuoi dispiaceri di adesso, non scacciarli, vivi tutto quello che l'istante ti sta dando. Nell'istante non ti manca nulla, tutto di te è presente, dal passato al futuro ma con l'energia di oggi. Non con il dolore di ieri nè con quello di domani che nemmeno conosci! ("Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di sé stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno." – Matteo 6,34)
Gesù e tutti i personaggi della Bibbia dissero "eccomi!" ("gli disse: «Seguimi». Ed egli, alzatosi, lo seguì.” - Matteo 9,9) e non "dopo" o "aspetta" ("Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre." – Matteo 8,21).
Nell'istante c'è gioia e dolore ma tutto va preso insieme perché è un dono giornaliero che ci è dato per l'oggi. ("Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede?" – Matteo 6,28-34).
Se vivi interamente l'istante che ti è dato da vivere, sei capace di renderti conto di quello che fai e di quello che vuoi perché hai maggior attenzione a te e a chi sei veramente ("Che cosa vuoi che ti faccia?” – Marco 10,51) perché i miracoli sono possibili solo se – chiedendoli a Dio - siamo coscienti di ciò che vogliamo veramente.
©FLG
da www.talita-kum.org (vi invito a visitare questo sito:troverete diversi articoli molto belli e interessanti)
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PROPOSTA DI INCONTRI ESPERIENZIALI
APERTI A TUTTI…
Per coloro che desiderano intraprendere una percorso di conoscenza di sè e di crescita dal punto di vista umano -psicologico e spirituale …
A Brugherio – presso la sede della Compagnia Missionaria –
Viale Santa Caterina 53 – (C/O Oratorio Maria Ausiliatrice)
(Portare carta e penna)

1.“Gesù si alzò da tavola, depose le vesti, e preso un asciugatoio, cominciò a lavare i piedi dei suoi discepoli” (GV 13, 4-5)
Il servizio agli altri, alla comunità, a Dio, a noi stessi, come via privilegiata per crescere nella capacità di amare
L’amore è un’esperienza dinamica, un cammino mai concluso; la crescita nella capacità di amare è un itinerario impegnativo ma necessario…tutti noi impariamo ad amare e così passo dopo passo sperimentiamo di crescere nella misura in cui la nostra vita diventa DONO
(sabato 16 ottobre 2010 dalle ore 15.00 alle 16.30)
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2.“…Padre ho peccato contro il cielo e contro di te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio…”
(Lc 15, 21)
Riconoscere il nostro peccato e liberarci dai nostri sensi di colpa….
Imparare a riconoscere i nostri errori davanti a Dio e agli altri per poter fare esperienza della misericordia di Dio e liberarci dia nostri infiniti sensi di colpa che ci tengono ingabbiati nelle nostre prigionie interiori…a volte ci attribuiamo colpe per dei “peccati” mai commessi,per delle mancanze che non sono mancanze, per dei doveri mai adempiuti …e allora stiamo male…come liberarci da questi pesi?
(sabato 6 novembre 2010 dalle ore 15.00 alle 16.30)
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3.“…Donna nessuno ti ha condannata? Essa rispose: Nessuno, Signore! Gesù le disse: “ Neppure io ti condanno; và e d’ora in poi non peccare più” (GV 8,10-11)
Ricevere e dare il perdono ….un cammino tutto da compiersi per una vera trasformazione interiore…andare oltre!!
Essere perdonati e perdonare è certamente un’esperienza di grande libertà interiore che ci conduce verso una trasformazione del cuore e della vita…un cammino mai concluso; in questo incontro tenteremo di vedere i passi da farsi per poter stare bene con se stessi, con gli altri e con Dio.
(sabato 13 novembre 2010 dalle ore 15.00 alle 16.30)


VI ASPETTO!
Per partecipare agli incontri, per motivi organizzativi, occorre prenotarsi telefonicamente o tramite e-mail: per info, contatti e prenotazioni:
Orielda Tomasi
Viale S.Caterina 53 - 20047 Brugherio (MI)
Tel.039 -882510 - cell.:333 4952178
Email: orieldacm@virgilio.it
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Formazione e crescita personale
Date e luoghi saranno resi noti a breve!

1° Workshop
Sabato pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00
Titolo: Io – tu – noi e gli altri…La bellezza di essere uniti
Rivisitare le nostre relazioni per creare legami duraturi
e liberi nel tempo!
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2° Workshop
Sabato pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00
Titolo: Il nostro mondo emotivo:…
Conoscerlo per gestire al meglio le nostre emozioni
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3° Workshop
Sabato pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00
Titolo: La mia storia in un vaso di creta:…
Rileggo la mia storia e scopro che tutto mi è servito per essere ciò che sono!
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Pubblico questo testo semplicemente perchè credo che la vita ci insegni davvero, giorno dopo giorno, l'arte del vivere...ci educhi momento dopo momento a come interagire con noi stessi, con gli altri, con Dio; l'esperienza del vivere quotidiano ci mette a contatto diretto con le nostre ferite, con il nostro dolore, con le nostre aspirazioni più profonde, e con le nostre speranze più vere  e proprio lì nella vita di tutti i giorni tocchiamo con mano il desiderio di una vita piena, una vita che anela a risorgere ogni giorno perchè troveremo sempre qualcuno o qualcosa che ci ferirà, che ci metterà a dura prova e lì sta a noi decidere del nostro presente e del nsotro futuro "non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e i tuoi dolori!"...bisogna imparare a guarire dentro per poter star bene fuori!
Con questo ti auguro che la tua vita ti educhi a imparare
l'arte del vivere quotidiano...buona lettura!


Le COSE che ho imparato dalla VITA
"Che non importa quando sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà. E per questo, bisognerà che tu la perdoni.
Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per distruggerla.

Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.
Che le circostanze e l'ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi.
Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti, o essi controlleranno te.
Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare, affrontandone le conseguenze.
Che la pazienza richiede molta pratica.
Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo.
Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai, è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.
Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto se stesso.
Che non si deve mai dire ad un bambino che i sogni sono sciocchezze: sarebbe una tragedia se lo credesse.
Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari.
Quando la porta della felicità si chiude, un'altra si apre, ma tante volte, guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.
La miglior specie d'amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta.
E' vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.
 Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un'ora per piacergli, e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.
 Non cercare le apparenze, possono ingannare. Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.
Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia.
Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.
 Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero !
   
Sogna ciò che ti và, vai dove vuoi, sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare.

   Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.
Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.
Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.
La felicità ? Ingannevole per quelli che piangono, quelli che fanno male, quelli che hanno provato, solo così possono apprezzare l'importanza delle persone che hanno toccato le loro vite.
Il miglior futuro ? Basalo sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e i tuoi dolori.
Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano. Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico che sorride e ognuno intorno a te piange."

By Paulo Coelho

FRASI E MESSAGGI PER LA VITA


Non farti del male
" Offese e ferite fanno parte di ogni essere umano. E in questo mondo vi sono naturalmente molte cose che non possono cambiare, e sofferenza che non si possono facilmente superare. Ma tocca a noi decidere se vogliamo acuire le nostre ferite facendoci ancora più male."
Di ANSELM GRUN
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Sii te stesso
Sii te stesso! Passa tranquillamente tra il rumore e la fretta, e ricorda quanta pace può esserci nel silenzio. Finché è possibile senza doverti abbassare, sii in buoni rapporti con tutte le persone. Dì la verità con calma e chiarezza; e ascolta gli altri, anche i noiosi e gli ignoranti; anche loro hanno una storia da raccontare. Evita le persone volgari ed aggressive; esse opprimono lo spirito. Se ti paragoni agli altri, corri il rischio di far crescere in te orgoglio ed acredine, perché sempre ci saranno persone più in basso o più in alto di te. Gioisci dei tuoi risultati così come dei tuoi progetti. Conserva l'interesse per il tuo lavoro, per quanto umile: è ciò che realmente possiedi per cambiare le sorti del tempo. Sii prudente nei tuoi affari, perché il mondo è pieno di tranelli. Ma ciò non accechi la tua capacità di distinguere la virtù; molte persone lottano per grandi ideali, e dovunque la vita è piena di eroismo. Sii te stessa. Soprattutto non fingere negli affetti e neppure sii cinica riguardo all'amore; poiché a dispetto di tutte le aridità e disillusioni esso è perenne come l'erba. Accetta benevolmente gli ammaestramenti che derivano dall'età, lasciando con un sorriso sereno le cose della giovinezza. Coltiva la forza dello spirito per difenderti contro l'improvvisa sfortuna. Ma non tormentarti con l'immaginazione.Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine. Al di là di una disciplina morale, sii tranquilla con te stessa.
Tu sei figlia dell'universo, non meno degli alberi e delle stelle; tu hai diritto ad essere qui. E che ti sia chiaro o no, non vi è dubbio che l'universo ti si stia schiudendo come dovrebbe. Perciò sii in pace con Dio, comunque tu Lo concepisca, e qualunque siano le tue lotte e le tue aspirazioni, conserva la pace con la tua anima pur nella rumorosa confusione della vita. Con tutti i suoi inganni, i lavori ingrati e i sogni infranti, è ancora un mondo stupendo. Fai attenzione. Cerca di essere felice."
(Anonimo)
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GUARIRE CON IL VOLER BENE A SE STESSI

Abbi fiducia in te stesso. Tu sei l’unico a sapere veramente cosa va bene per te.- Mettiti al primo posto. Non puoi rappresentare nulla per gli altri se non hai cura di te stesso.- Non nascondere i tuoi sentimenti. Sono importanti.- Esprimi le tue opinioni. Fa bene sentire se stessi parlare.- Valorizza le tue riflessioni.- Prenditi il tempo e lo spazio che ti sono necessari.
Anche se gli altri stanno aspettando qualcosa da te.- Se senti bisogno di qualcosa, non negarlo. Anche se fosse un desiderio irreale, è cosa normale provarlo.-
Quando sei preoccupato, confidati. Isolarti nella tua angoscia la rende solo peggiore.- Quando senti la voglia di scappare, non essere a disagio perché provi paura. Ragiona su quello che temi possa capitare e decidi il da farsi.- Quando sei arrabbiato, accetta di esserlo. E vedi cosa vuoi fare: solo sentirti così, manifestarlo, fare qualcosa…- Quando sei triste, pensa a cosa ti potrebbe consolare.

- Quando qualcuno ti ferisce, fa che lo sappia. Tenere la cosa dentro di te, accresce solo il dolore.- Quando vedi altri con la faccia da persona ferita, rilassati. Non è tua responsabilità la felicità degli altri. (Da interpretare bene!!!)

- Quando avresti tante cose da fare e non ne hai voglia, decidi che cosa deve essere proprio fatto e che cosa può aspettare.

- Quando desideri qualcosa da qualcuno, chiediglielo. Se poi ti dice no, starai bene ugualmente. Ma chiedere è essere schietti con se stessi.

- Quando ti serve aiuto, chiedilo. Ma dai possibilità agli altri di dirti di no se non ne hanno voglia.- Quando una persona ti rifiuta, è per problemi suoi, non tuoi. Rivolgiti a qualche altro.

- Quando ti senti solo, ricordati che ci sono persone che vogliono stare con te. Immagina come sarebbe trovarsi con ciascuna di loro, poi decidi se vuoi che ciò avvenga.

- Quando ti senti inquieto, è perché la tua mente è andata nel futuro, a qualcosa di preoccupante, e il tuo organismo ha reagito: sta mettendo in moto l’energia necessaria per fronteggiare la minaccia. Renditene conto e ritorna al presente.

- Quando vuoi dire parole d’amore a qualcuno, non esitare. Esprimere i tuoi sentimenti non vuol dire prendere impegni.

- Quando qualcuno alza la voce con te, assicurati fisicamente mettendoti ben comodo su una sedia, o poggiando saldamente i piedi per terra. Ricordati di respirare profondamente. Cerca di capire quale messaggio stia tentando di farti arrivare.

- Se ti stai tormentando, piantala. Lo fai perché hai bisogno di qualche cosa. Vedi di capire di che si tratta e procuratelo.

- Quando qualcosa va storto e non ne puoi più, cerca anzitutto qualcuno che ti dia conforto. Più avanti potrai pensare a cosa devi fare.

- Quando vorresti parlare con qualcuno che non conosci e ti senti imbarazzato, respira profondamente. Non cominciare girando attorno; buttati direttamente sulla questione. Se non funziona, puoi sempre lasciar perdere.- Se stai facendo cose che non vorresti (come fumare o abbuffarti), fermati. Pensa a quello di cui hai veramente bisogno. Se è una cosa incontenibile, o sei confuso, parlane ad alta voce con qualcuno.

- Se non riesci a ragionare, lascia perdere. Vai col sentimento.

- Quando hai bisogno d’amore, fallo sapere. Ci sono tante persone che ti vogliono bene.

- Quando ti senti confuso, di solito è perché pensi che ti tocca fare una cosa mentre ne vorresti fare un’altra. Discutine con te stesso, ad alta voce o per iscritto. O magari illustra i due lati della faccenda ad un amico.

- Quando ti senti inquietare, rallenta volutamente il respiro, i discorsi, i movimenti.- Quando ti vengono le lacrime, piangi.

- Quando hai voglia di piangere, ma non ti sembra il luogo opportuno, ammetti il tuo dolore e ripromettiti di sfogarti più tardi. Mantieni la tua promessa.

- Quando qualcuno ti fa qualcosa d’ingiusto, arrabbiati con lui energicamente.

- Quando tutto sembra grigio, cerca del colore.- Quando ti senti un po’ bambino, coccola questo bambino che c’è in te.

- Quando qualcuno ti fa un dono, degli “grazie”. E’ tutto quello che devi fare. Un dono non t’impone obblighi.-Quando qualcuno ti vuole bene, accettalo e siine felice. L’amore non è un vincolo; non sei obbligato a contraccambi. Amare se stessi significa amare Dio Creatore. L’autostima è il vero amore verso se stessi, che parte dal riconoscimento come ciascuno di noi è opera di Dio. Aggiungi che nessuno può donare agli altri se non mantiene il proprio benessere spirituale, psicologico e fisico. Dunque…sii buono con te stesso!
Di Cherry Hartman
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A BREVE I NUOVI PROGRAMMI DI INCONTRI DI FORMAZIONE!